MILANO. Taraneh Ahmadi è iraniana, ma si è trasferita a Milano tre anni fa. Con la voce rotta dal pianto in un video sui social racconta che anche lei, come Mahsa Amini, è stata arrestata quando aveva 16 anni nel suo Paese perché indossava una camicia giudicata "troppo corta" dal regime iraniano. Quella ragazza che è morta per il velo, dice, sarei potuta essere io. E si taglia i capelli in segno di solidarietà e lotta per i diritti delle donne iraniane, lanciando un appello: "Siate la nostra voce".
Questa mattina intanto sono partiti in oltre 150 città del mondo, comprese Roma, Milano e altre italiane, i cortei di "Freedom Rally For Iran", la protesta per i diritti, dopo la tragedia di Mahsa Amini, la ragazza 22enne curda iraniana morta nelle mani della polizia.