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Ucraina, ripresi i bombardamenti su civili a Kiev: la Russia in default su debito estero

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KIEV. Sono ripresi ieri i bombardamenti dei russi a Kiev e in diverse città dell'Ucraina. 

È stato colpito anche un centro residenziale nel centro della città.
Secondo quanto riporta il servizio di emergenza ucraino. "In seguito ai bombardamenti, è scoppiato un incendio in un edificio residenziale di 9 piani con parziale distruzione del 7°, 8° e 9° piano. L'incendio si è verificato su una superficie totale di 300 metri quadri. In corso le misure per spegnerlo e trarre in salvo le persone".

Intanto la Russia è in default sul suo debito in valuta estera per la prima volta dal 1918. Lo riporta Bloomberg.
Il default è scattato alla scadenza del periodo di grazia sui circa 100 mln di dollari di obbligazioni non pagate, bloccate a causa delle sanzioni adottate ai danni del Cremlino dopo l'invasione dell'Ucraina.

L'evento ha in realtà valenza più che altro simbolica. Infatti il fallimento sarebbe dovuto non alla mancanza di denaro da parte del debitore ma alla chiusura dei canali di trasferimento da parte dei creditori.

Nel frattempo si è tenuta la prima giornata di incontri al G7 di Elmau in Germania.

"Continueremo a fornire sostegno finanziario, umanitario, militare e diplomatico e a stare al fianco dell'Ucraina fino a quando sarà necessario".
È quanto si legge nella bozza del comunicato del G7 riportata da Bloomberg, nella prima giornata di incontri.
Nel documento i leader del G7 stanno valutando la possibilità di utilizzare i proventi dei dazi sulle importazioni dalla Russia per sostenere l'Ucraina.