ROMA. Quindici anni fa Vanessa Russo, 22 anni, era stata uccisa con un ombrello nella metropolitana di Roma. A colpirla era stata Doina Matei, rumena, tornata a piede libero da alcuni anni anche se condannata a sedici anni di carcere, per omicidio preterintenzionale aggravato.
Se questo era stato il verdetto del tribunale penale, quello civile aveva stabilito un risarcimento per la famiglia della vittima che ammontava a 760mila euro.
Quei soldi però non li verserà la responsabile del delitto ma lo Stato italiano. A riportare la notizia oggi è il quotidiano Libero: la Matei, due figli a carico, risulta nullatenente. Quindi lo Stato provvederà a versare l'indennizzo.