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Peste suina, rilevato il primo caso a Roma: preoccupano i troppi cinghiali in città

 

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ROMA. È stato rilevato il primo caso di peste suina africana a Roma.

Lo fa sapere il commissario straordinario per l'emergenza, Angelo Ferrari. 

"La zona dovrebbe essere quella del parco dell'Insugherata. Stiamo effettuando i controlli necessari", ha fatto sapere all'Ansa.

Il caso di Roma è stato individuato dall'Istituto Zooprofilattico del Lazio e confermato dallo Zooprofilattico Umbria e Marche centro di riferimento nazionale su questa malattia.

Secondo quanto si apprende è convocata per oggi la riunione del gruppo di esperti che lavora sulla Peste suina africana. Questi ultimi si riuniscono periodicamente per monitorare la situazione.  

“Serve responsabilità delle istituzioni per un intervento immediato al contenimento della popolazione dei cinghiali che hanno invaso campagne e città fino alla Capitale con danni economici per gli allevatori e rischi per la sicurezza dei cittadini”. Ha detto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. La preoccupazione riguarda in particolare la presenza massiccia di cinghiali allo stato brado nella Capitale e in tutta la provincia di Roma, dove secondo le stime di Coldiretti, si calcola la presenza di oltre "20mila cinghiali che, oltre a distruggere i raccolti e spaventare i cittadini, rappresentano anche un danno economico concreto per le misure di contenimento della commercializzazione che scattano dopo l’accertamento del contagio". 

"Siamo infatti costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché", precisa Prandini, "è mancata l’azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla presenza in Italia di più di 2,3 milioni di esemplari, arrivati numerosi anche nella Capitale”.