ROMA. No all’allattamento in Senato. L’emendamento promosso dal Movimento Cinque Stelle che consentiva l’ingresso dei minori nell’aula di Palazzo Madama per “esigenze specifiche anche annesse all’allattamento dei figli” è stato affossato a scrutinio segreto con 110 voti contrari, 87 a favore e 2 astenuti.
Tra i contrari al provvedimento - presentato dalla senatrice M5S cagliaritana Manuela Serra insieme alla collega Barbara Lezzi - il forzista Nitto Palma: “Qualcuno si riempie molto la bocca di caste e privilegi - attacca il senatore azzurro - Ma allattare il figlio nel corso dell’attività lavorativa in un’aula istituzionale è consentito, ad esempio, mentre è in corso la celebrazione di un processo penale? È consentito per qualsivoglia altro tipo di attività lavorativa?”.
A rincarare la dose anche la senatrice Idv Alessandra Bencini: “Io lavoro in sala operatoria e non mi è consentito. Mi è concesso l’allattamento ovvero di arrivare al lavoro un’ora dopo e andarmene un’ora prima. Già qui siamo considerati molto privilegiati per una serie di prerogative che altri non hanno - sottolinea la Bencini - non mi pare corretto che una mamma si debba portare il bambino. Si può sottrarre dal lavoro, si organizza l’allattamento come fanno altre lavoratrici per rispetto di chi lavora. I bambini sono tutti uguali - conclude la senatrice dell'Italia dei Valori - sia quelli nati dall’operaia che quelli nati dalla senatrice”.