ROMA. "Gli episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono presi seriamente per cui dobbiamo rimanere pronti a ogni eventualità". Così il premier Draghi sull'annunciato ritiro di truppe russe ai confini ucraini. "Occorre non mostrare debolezza", ma dialogo aperto.
"Non possiamo rinunciare ai principi fondanti della Nato", ha aggiunto Draghi, confermando che andrà a Mosca da Putin. "Obiettivo è ora far sedere al tavolo i presidenti russo Putin e ucraino Zelensky.Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione".