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L'armatore di Moby Vincenzo Onorato indagato per bancarotta fraudolenta

MILANO. L'armatore di Moby e Cin Vincenzo Onorato è indagato per bancarotta fraudolenta dalla Procura di Milano. Stessa accusa per il figlio Achille. Sotto la lente del pm Roberto Fontana, secondo le indiscrezioni pubblicate da Il Fatto Quotidiano e Repubblica c'è la situazione patrimoniale della compagnia Moby: al vaglio del nucleo della polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, delegata per le indagini, ci sono spese milionarie che non avevano  a che fare con le attività sociali ma sono state mese a carico della Spa. Spese private e fondi ai partiti che avrebbero contribuito a determinare il dissesto della compagnia di navigazione. 

Si parla di circa 12 milioni di euro. Otto milioni e 400 mila sarebbero finiti in spese per aerei, auto e per l'acquisto di una villa ad Arzachena da 2 milioni e 100mila euro. Più o meno la stessa somma è stata spesa per ristrutturarla.  Inoltre, come emerge dalla relazione della Procura, la famiglia Onorato ha affittato "un Falcon 2000 da 19 passeggeri, con un canone mensile di 13700 euro", e contemporaneamente la controllata Cin si è fatta carico per lo stesso aereo, "ma per un maggior numero di ore di volo assegnate, un noleggio da 27400 euro al mese". Una spesa di 2,8 milioni. Un'altra rilevante voce di spesa riguarda un ampio e lussuoso parco auto a noleggio: Aston Martin V8, Rolls Royce Wraith, Mercedes SLK 200, Range Rover, Maserati Levante, Aston Martin Coupe. Ma spuntano anche gioielli. 

Ci sono poi i finanziamenti ai partiti. Contestata l'erogazione di un milione e 200 mila euro, andati da Moby a Casaleggio Associati per la "creazione e gestione di un sito internet, e la creazione della pagina Facebook e Instagram". A questi vanno aggiunti poi 240mila euro in due anni alla srl che gestisce il sito di Beppe Grillo e i 200mila alla fondazione Open di Matteo Renzi, per i quali non ci sarebbe stata una delibera societaria, 100 mila euro alla fondazione Change del presidente della regione Liguria Giovanni Toti, 10mila a Fratelli d'Italia, 90mila al Pd.