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Cerimonia dei 100 giorni, Trump lascia i giornalisti a Washington e sceglie la Pennsylvania

Trump

HARRISBURG. Ha scelto Harrisburg per celebrare informalmente i suoi primi cento giorni da presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La città della Pennsylvania – nel pieno della “Rust Belt”, l’antica area industriale del Midwest ormai in declino – è stato uno dei centri decisivi per la sua vittoria elettorale dello scorso 8 novembre. Un gesto fortemente simbolico, così come quello di disertare la tradizionale cena dei corrispondenti della Casa Bianca: “Non potrei essere più felice di essere qui oltre cento miglia lontano da Washington – attacca, soffiando sul fuoco della interminabile polemica con i media americani, definiti “fabbrica di fake news” – la loro agenda non è la nostra agenda”. Il discorso dei “100 Days” si articola tra la rivendicazione dei risultati raggiunti (29 leggi firmate, 600 mila nuovi posti di lavoro, e via di questo passo) e il roboante annuncio di quelli ancora da raggiungere, dalla costruzione del muro (“Lo avrete il muro, andate pure a riposare tranquilli”) alla lotta senza quartiere all’Isis (“Non ci fermeremo finché l’Isis non sarà distrutto e i terroristi islamici radicali li terremo ben lontani dal nostro Paese”). Poi l’annuncio: “Presto sull’accordo di Parigi sul clima negoziato da Barack Obama prenderò una grande decisione, non possiamo accettarlo così com’è”. Il cammino di “The Donald” alla Casa Bianca è appena incominciato.