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Delitto Avellino, le chat dell'orrore dei due fidanzati: "Amo, non deve rimanere nessuno"

Omicidio-padre-Avellino

 

AVELLINO. Un piano che fa gelare il sangue. "Non deve rimanere nessuno", scriveva al suo fidanzato Elena, la diciottenne di Avellino che ha organizzato l'omicidio del padre, Aldo Gioia, morto accoltellato dal ventitreenne Giovanni Limata. Le chat tra i due giovanissimi su Whatsapp raccontano una storia terribile: lei voleva uccidere tutta la famiglia, padre, madre e sorella, colpevoli di aver ostacolato la sua relazione. Neanche un ripensamento nei messaggi, anzi. Lui chiede a Elena: "Ma anche Emilia? Sei sicura?". E lei risponde: "Sì, amo, capisci meglio cosa intendo, mia sorella non può rimanere: non rimane nessuno", capisci meglio cosa intendo, mia sorella non può rimanere: non rimane nessuno". Solo le urla della vittima, il padre della diciottenne, accoltellato a morte, hanno evitato che la tragedia si trasformasse in una strage. La madre della ragazza e la sorella si sono svegliate e il fidanzato è dovuto scappare dopo aver inferto il colpo mortale al padre.