ROMA. Da destra spingono per l'abolizione del coprifuoco o, almeno, per il suo slittamento di una o due ore. Pd e M5s invece tengono il punto: deve restare alle 22. Così alla Camera è arrivato il compromesso in maggioranza: i partiti che sostengono Draghi "impegnano il governo a valutare nel mese di maggio, sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale, l’aggiornamento delle decisioni prese" con l’ultimo decreto legge Covid sulle aperture, "anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento", ovvero l’orario del coprifuoco.
Una soluzione tampone raggiunta perché in ballo c'era un ordine del giorno presentato da Giorgia Meloni (FdI) che impegnava il governo a "valutare l’opportunità, nei provvedimenti di prossima emanazione, di assicurare che nelle zone gialle i ristoranti possano rimanere aperti fino alle 24". Una linea condivisa anche da Matteo Salvini, che ora vuole addirittura l'abolizione totale del coprifuoco.