Italia e mondo

Restrizioni, Draghi: "I cittadini non sono sudditi, vanno informati per tempo"

Mario-Draghi

 

 

ROMA. “I cittadini non sono sudditi. Le decisioni non possono essere calate dall’alto all’ultimo minuto, la gente deve avere il tempo di informarsi e organizzarsi". Queste, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, le parole pronunciate dal premier Mario Draghi durante l'incontro con i ministri e gli esperti del Cts convocato per  fare il punto sulle nuove misure da adottare per arginare il contagio da coronavirus in Italia. 

Il 5 marzo scade il decreto firmato dal predecessore Giuseppe Conte e Draghi vuole un passaggio in Parlamento per evitare che le eventuali nuove misure calino sull'Italia dall'oggi al domani. Stamattina alle 13,30 al Senato  sono attese le comunicazioni alla Camera  del ministro della Salute Roberto Speranza (le trasmetteremo in diretta su YouTg). 

 

Sardegna verso la zona bianca?

 

La linea del nuovo esecutivo, nonostante le pressioni - anche interne-  per un allentamento delle misure, sembra improntata alla prudenza. Ancora troppi i contagi e le vittime, con lo spettro della variante inglese che diventerà predominante a marzo, per garantire un passo troppo lungo verso il ritorno alla normalità. Si va verso la conferma delle chiusure delle palestre, delle piscine  e dei cinema. I membri del Cts hanno raccomandato prudenza: "Non abbiamo descritto uno scenario catastrofico", ha detto ieri sera il coordinatore del comitato Agostino Miozzo, ma preoccupano ancora i dati delle terapie intensive.