WASHINGTON. È di 4 morti e una cinquantina di feriti il bilancio degli scontri di ieri al Congresso di Washington, preso d'assalto dai sostenitori di Trump. La polizia ha confermato che sono stati rinvenuti ordigni esplosivi davanti al quartier generale sia del Dnc (Democratic National Convention) e sia dell'Rnc (Republican National Convention).È stato inoltre individuato un veicolo vicino al Congresso con un fucile e molotov. Più di 50 manifestanti sono stati arrestati.
La prima vittima è una donna raggiunta da un proiettile al collo. Il sindaco di Washington Muriel Bowser ha proclamato uno stato di emergenza di 15 giorni: "I sostenitori di Donald Trump potrebbero ancora rappresentare un pericolo", ha detto. L'ordinanza aumenta i fondi alla sicurezza pubblica, il potere dei funzionari di far chiudere anticipatamente le attività commerciali e prevede la possibilità di imporre un coprifuoco.
Intanto Camera e Senato Usa sono tornati a riunirsi insieme per la proclamazione di Joe Biden. In apertura della seduta Mike Pence ha condannato l'assalto dei sostenitori di Donald Trump. "Non avete vinto, la violenza non vince mai", ha detto.