CAGLIARI. Cucinare le meduse: perché no? A proporre un insolito menù a base di "Rhizostoma pulmo" - esemplare non particolarmente urticante diffuso nelle acque del Mediterraneo sudorientale - è Federcoopesca. Negli ultimi mesi la federazione delle cooperative operanti nel settore della pesca e dell'acquacoltura è impegnata insieme al Cirspe (Centro italiano ricerche e studi per la pesca) nel brevettare un metodo per trattare in sicurezza la medusa "disidratandola e rendendola commestibile": "Le meduse - spiega Federcoopesca - sono ricche di sali, proteine e collagene, assai poco caloriche, e da secoli vengono cucinate in varie parti del mondo", a cominciare dalla Cina. Posto che in Italia (e più in generale in Europa) saranno non pochi gli ostacoli burocratici da superare prima di portare la medusa in tavola, il "cibo del futuro" è pronto a sbarcare nella dieta mediterranea?
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— Conf Sardegna (@Conf_Sardegna) 18 settembre 2017