PALERMO. Una bomba d'acqua. Auto che sprofondavano. Famiglie intrappolate nell'abitacolo. Le immagini del dramma vissuto ieri a Palermo raccontano il panico, il terrore delle persone. E l'eroismo, simboleggiato da quel poliziotto in divisa, fradicio, mentre era impegnato a liberare una persona che si trovava intrappolata dentro la propria auto, ormai sommersa da acqua e fango. Lui, immortalato steso sul tettuccio dell'auto, con il braccio immerso nell'acqua, è Alessio Patricolo. Un agente delle Volanti che, assicura un suo collega, non si è mai risparmiato sul lavoro.
LA TESTIMONIANZA. Uno dei poliziotti che, in servizio a Palermo, ha partecipato ai soccorsi delle persone rimaste intrappolate nelle auto, ormai sommerse da acqua e fango, ha ricordato: “Noi siamo chiamati diuturnamente a servire, proteggere e tutelare le libertà, i diritti e la sicurezza di ogni singola persona che risieda o che si trovi anche solo di passaggio nel nostro Paese, senza alcuna distinzione di cittadinanza o di provenienza. Noi siamo pronti ad intervenire ”senza se e senza ma”. E, ogni giorno, "siamo chiamati a prevenire e a contrastare ogni tipo e ogni forma di illegalità".
"Nei casi di necessità siamo chiamati a prestare con la massima urgenza, tempestività ed efficacia attività di soccorso in favore delle popolazioni che vengono colpite da calamità naturali per assicurare loro tutta la necessaria assistenza e protezione.”
Un senso di missione concretizzato anche ieri a Palermo, con gli agenti in prima linea nell'aiutare le persone chiuse nelle proprie auto nel sottopassaggio di viale regione Siciliana, una delle arterie di comunicazione stradale più importanti del capoluogo siciliano.
- A.L.