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In Veneto pericolo alto per il virus, Zaia: "Tso per chi rifiuta le cure"

VENEZIA. Ha illustrato i dati del contagio. Poi il governatore del Veneto Luca Zaia è partito: "Sta accadendo quanto avevamo preannunciato. Siamo passati dal rischio basso a rischio elevato. Io non so a chi fare i complimenti.  In Veneto abbiamo oggi un Rt di 1,63 mentre eravamo a 0,43". L'indice è aumentato nell'ultima settimana nella regione, anche se l'epidemia resta nel complesso sotto controllo. Ma la preoccupazione è tanta: "Se restiamo senza mascherina a fare gli assembramenti", ha  continuato il governatore, "e pensiamo che i complottisti abbiano ragione, che è tutta un'invenzione di Big Pharma, stiamo preparando la culla per il neonato. Perché quando tornerà il virus sarà forte, qui non ce ne sarà più per nessuno".

Zaia ha annunciato la linea dura nella sua regione: perché "siamo in presenza di gente che sa di essere positiva, che rifiuta ricoveri e tamponi, che fa feste e va a funerali, che omette di dire in quanti erano in auto, di contatti stretti che si lamentano perché non vogliono l'isolamento". Lunedì sarà emanata una nuova ordinanza per inasprire le regole, ma abbiamo le armi spuntate. Se fosse per me prevederei la carcerazione. Non esiste che un positivo vada in giro. Penso che a livello nazionale sia necessario prendere in mano questo dossier. È fondamentale che ci sia un ricovero coatto, deve esserci un Tso., non possiamo stare li a discutere con chi non si vuole farsi curare. Se uno commette un reato così grande come l'andare ad infettare delle persone e mettere a rischio la loro vita deve pagare solo una multa di mille euro? Così andiamo allo schianto".