ROMA. "Sto bene per fortuna, sia fisicamente che mentalmente. Ora volgio solo stare tanto tempo con la mia famiglia. Sono felicissima". Sono le prime parole pronunciate da Silvia Romano, la cooperante venticinquenne liberata 18 mesi dopo il sequestro avvenuto in Kenya, il 20 novembre del 2018.
La ragazza è atterrata all'aeroporto alle 14 all'aeroporto di Ciampino, dove è arrivata con un volo di Stato. Durante la prigionia si è convertita all'Islam "senza costrizioni", avrebbe detto. Ma secondo l'intelligence la decisione potrebbe essere "della condizione psicologica vissuta durante il pungo periodo di sequestro".
Vestita con un abito tradizionale somalo e con il capo coperto, indossando guanti e mascherina che abbassa per salutare, Silvia è scesa dalla scaletta dell'aereo che l'ha riportata in Italia dopo la lunga prigionia. Ha salutato il premier e il ministro Di Maio, poi ha potuto stringere di nuovo il papà Enzo, la mamma Francesca e la sorella.