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Nuovi scontri e feriti in Catalogna, sit-in di solidarietà anche in Sardegna

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BARCELLONA. Non si placa la protesta indipendentista in Catalogna. Almeno 41 persone sono rimaste ferite negli ultimi scontri. Tre persone sono invece state arrestate a Madrid, dove si è svolta una manifestazione di solidarietà con i leader separatisti. "Non ci sono giustificazioni per bruciare auto o altri atti di vandalismo: la protesta deve sempre essere pacifica", ha affermato il leader catalano Torra. Ieri, invece, 30 persone sono state arrestate nel corso della notte perché avevano avuto ruolo nella guerriglia innescata dalle proteste contro le condanne dei leader separatisti. I gruppi a favore dell'indipendenza avevano organizzato sit-in fuori dagli uffici del governo spagnolo in diverse città catalane, con circa 40mila persone che hanno preso parte a Barcellona e 9 mila nella roccaforte separatista di Girona, secondo la polizia municipale e regionale. Le proteste si sono concluse in scontri in molte città.

E intanto anche in Sardegna arriva l'ondata di solidarietà per i catalani e i prigionieri indipendentisti. "Chiediamo a tutti i cittadini di reagire a questa ondata repressiva - scrive l'associazione Liberu - scendendo in piazza per esprimere solidarietà ai prigionieri e a tutto il popolo catalano, per rivendicare il diritto di tutti i popoli a perseguire liberamente la propria autodeterminazione.

Calendario dei sit-in: 

Oristano - venerdì 18 ottobre, fronte Prefettura dalle ore 10 alle 11.
Nuoro - venerdì 18 ottobre, fronte Prefettura dalle ore 17 alle 18.
Sassari - venerdì 18 ottobre, piazza Azuni dalle ore 18,30 alle 19,30.
Cagliari - venerdì 18 ottobre, fronte Prefettura dalle ore 10 alle 11.