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Misteriose esplosioni nucleari e bombardieri intercettati: prove tecniche di guerra fredda Usa-Russia

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MOSCA. Una misteriosa esplosione nucleare al largo delle coste della Russia settentrionale, giovedì 8 agosto.  Due bombardieri a largo raggio, russi, intercettati dai jet americani nel mare dell'Alaska. Lo steso giorno. Episodi apparentemente scollegati che potrebbero però essere inseriti in uno scenario facile da definire come "prove tecniche di guerra fredda". Perché qualcosa succede, tra superpotenze, nei freddi mari del nord. L'Artico è la nuova frontiera di conquista: i ghiacci che si sciolgono stanno aprendo un nuovo canale di navigazione il cui controllo farà risparmiare tempo e denaro a chi se lo accaparrerà. E Usa e Russia vogliono farlo. 

Intanto, gli episodi. L'8 agosto il botto. Il presidente americano Donald Trump anche oggi ha ribadito che "vogliamo capire cosa è successo". Il sospetto è che l'incidente, nel quale hanno perso la vita sette uomini, sia avvenuto durante il test di un nuovo tipo di missile da crociera a propulsione nucleare salutato dal presidente Vladimir V. Putin come il fulcro della corsa agli armamenti di Mosca con gli Stati Uniti. Un missile che, grazie al nuovo sistema di alimentazione, supererebbe le difficoltà del lungo raggio e potrebbe essere sparato contro obiettivi di tutto il mondo. L'esplosione però potrebbe aver dimostrato che la tecnologia deve essere ancora collaudata. Di certo c'è che le radiazioni rilasciate sono considerate pericolose e le conseguenze sono ancora tutte da valutare. 

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Ma nello stesso giorno succedeva qualcosa anche molto più a occidente. I jet da combattimento F22 statunitensi e CF 18 canadesi hanno intercettato due bombardieri russi a lungo raggio al largo delle coste dell'Alaska. La notizia è stata diffusa dal comando di difesa aerospaziale americano, che per dimostrare le veridicità dell'accaduto ha anche rilasciato le immagini dell'incontro fra i velivoli. Ad avvicinarsi pericolosamente alle acque territoriali dell'Alaska sono stati  bombardieri russi Tu-95 Bear. Con capacità nucleare, anche questi.