MILANO. È diventato un caso politico l'episodio ripreso in video da La Repubblica del figlio sedicenne di Matteo Salvini che sale sulla moto d'acqua della polizia a Milano Marittima. "È stato un errore mio da papà, nessuna responsabilità ai poliziotti", ha detto il ministro dell'Interno. Ma nel mondo politico è esplosa la polemica. "Le moto d'acqua servono alle forze dell'ordine per garantire la nostra sicurezza, non per giocare - attacca la deputata del Pd Maria Elena Boschi - E i poliziotti non sono baby sitter". E il leader del M5S in Sicilia, Giancarlo Cancellieri, commenta con rabbia: "Ho grande rispetto per le forze di polizia e ogni volta che vengono utilizzate come l'ultimo dei parchi giochi divento pazzo".
A minimizzare è invece il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ospite su La7: "Mi dispiace che i poliziotti siano stati messi in difficoltà in quella situazione. Ma non credo che gli italiani perdano il sonno per capire se il figlio di Salvini si è fatto un giro sulla moto d'acqua della Polizia".
Nel fuoco della polemica c'è però in particolare la scena degli uomini che si presentano di fronte al cronista e gli intimano di smettere di filmare. Dal M5S che si batteva per eliminare i privilegi della casta, però, nessun accenno a questo.