Italia e mondo

Carabiniere ucciso a Roma, i due americani erano pronti a fuggire

Elder-Lee-e-Natale-Hjorth

ROMA. Erano pronti a tornare a San Francisco con il primo volo della mattina Elder Finnegan Lee e Christian Natale-Hjorth, i due giovani che nella notte tra giovedì e venerdì hanno aggredito e ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega. Avevano già preparato i bagagli, trovati sul letto della loro camera d'albergo, ma il loro piano è fallito per l'arrivo dei carabinieri, che li ha bloccati nell'hotel di lusso in cui alloggiavano a Roma. E mentre nella piccola chiesa di Santa Maria del Pozzo, a Somma Vesuviana, la piazza si riempie di amici e familiari accorsi a dare l'ultimo saluto al giovane carabiniere, spuntano nuovi particolari sulla vicenda. Nell'ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip di Roma si legge la testimonianza del commilitone di Rega: "Prima di accasciarsi mi ha detto 'mi hanno accoltellato". I due, secondo la ricostruzione del Gip, non avrebbero capito la gravità dei fatti e la mattina dopo sarebbero ripartiti da Roma per l'America.