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La Cassazione: illecito spiare le chat della moglie, anche se serve per separarsi

Perfetti-sconosciuti

ROMA. Non si può leggere né tantomeno copiare quanto scritto in una chat sui social dalla propria moglie - per depositarne poi il contenuto in copia nell'ambito della causa di separazione - anche se il computer era stato lasciato acceso in sala da pranzo.  Così la Cassazione che ha accolto il ricorso di una donna contro l'assoluzione dell'ex marito, accusato di accesso abusivo a un sistema informatico e violazione di corrispondenza per aver letto e stampato alcune conversazioni che aveva intrapreso sui social. Per tanti si sventa così l'incubo che si era materializzato nel celebre film "Perfetti sconosciuti": lì i cellulari, con chat e messaggi, venivano dai protagonisti a disposizione di tutti, spontaneamente. E non andava a finire bene.