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Un'altra notte ai domiciliari per Carola: "Non volevo colpire la motovedetta"

AGRIGENTO. Carola Rackete trascorrerà almeno un'altra notte agli arresti domiciliari. Dopo  due ore e mezza di interrogatorio la giudice per le indagini preliminari di Agrigento, Alessandra Vella, si è riservata la decisione. Per la comandante della Sea Watch il procuratore aggiunto Salvatore Vella ha chiesto l'affievolimento della misura cautelare degli arresti domiciliari in quella del divieto di dimora nella provincia di Agrigento, dunque anche Lampedusa. 

"Non volevo colpire la motovedetta della Guardia di Finanza, credevo che si spostasse e me la sono trovata davanti. Non era mia intenzione colpirli". Così ha detto al Gip la capitana, per difendersi dall'accusa di avere forzato il posto di blocco della Guardia di Finanza, urtando la loro piccola imbarcazione, messa a presidio della banchina del porto di Lampedusa dove le era stato vietato l'accesso.