CARACAS. L'inizio di una svolta in Venezuela contro Nicolas Maduro arriva dal leader dell'opposizione, Juan Guaidò. Davanti a una folla di sostenitori a Caracas, il trentacinquenne si è autoproclamato presidente ad interim, ricevendo subito il sostegno del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Una sfida all'attuale presidente Maduro, al timone del Paese dal 2013 e insediato per il suo secondo mandato il 10 gennaio, dopo un'elezione da molti definita come una "farsa". Guaidò, durante il comizio in piazza, ha promesso di istituire un governo di transizione, ma Maduro non si arrende: "È un colpo di stato", ha detto, chiamando il popolo alla mobilitazione.
Llamo al pueblo aguerrido y combatiente a estar alertas, dedicados por una parte al trabajo y al estudio, y por la otra, movilizados para defender la estabilidad de la Patria. ¡Ni golpismo, ni intervencionismo, Venezuela quiere paz! pic.twitter.com/56vWkDdFdf
— Nicolás Maduro (@NicolasMaduro) 24 gennaio 2019
La tensione è alle stelle e negli ultimi due giorni gli scontri hanno portato alla morte di almeno 13 attivisti e all'arresto di oltre 50 persone.
No tengo palabras para expresar el dolor que siento al seguir enterandome que venezolanos han sido asesinados durante las protestas en las últimas horas.
— Juan Guaidó (@jguaido) 24 gennaio 2019
A sus familias, solo les puedo garantizar que la Justicia y la Paz reinará en nuestra patria.