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Julen, il miracolo non c'è stato: è morto il bambino caduto nel pozzo

MALAGA. Il miracolo non c’è stato. Julen Roselló, il bimbo di due anni e mezzo caduto in un pozzo largo 25 metri e profondo oltre cento, in Spagna, è stato trovato morto. Dopo tredici giorni al lavoro senza sosta, i soccorritori all'1.25 di stanotte sono riusciti finalmente a raggiungere il piccolo, che però non dava più segni di vita. Il 21 gennaio scorso le squadre di tecnici erano riusciti ad arrivare a quota -60 metri, dove si pensava potesse trovarsi il bimbo, con un tunnel parallelo. Ma purtroppo c'è stato l'ennesimo intoppo perché i soccorritori sono stati costretti ad allargare proprio il nuovo tunnel. Così sono passati altri giorni e sono praticamente state azzerate le pochissime, residue speranze di trovare il bimbo in vita. Il 24 gennaio è poi iniziata la fase finale del recupero, che purtroppo si è conclusa oggi nel peggiore dei modi. 

Julen era precipitato nel pozzo di Totalan, vicino a Malaga, domenica 13 gennaio, mentre correva e giocava nel terreno degli zii. Subito erano scattati i soccorsi, che in questi giorni sono andati avanti tra speranza e rassegnazione. E anche rallentamenti, causati dalla difficoltà di scavare in uno strato roccioso.  La vicenda è stata seguita con apprensione in Spagna e anche in Italia, dove è tornata alla mente la tragica morte di Alfredo Rampi, il bambino intrappolato in un pozzo a Vermicino nel giugno del 1981. Anche lì, purtroppo, non ci fu nessun miracolo.

"Disgraziatamente, nonostante tanti sforzi da parte di tante persone - ha twittato la Guardia Civil - non è stato possibile..#ripJulen".