ROMA. "Da quando sono ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, con un post su facebook, fa il punto dopo il via libera del ministero dello Sviluppo alle trivelle per la ricerca del petrolio nel mar Ionio, come denunciato dai Verdi.
"I permessi rilasciati in questi giorni dal Mise - dice ancora Costa - sono purtroppo il compimento amministrativo obbligato di un sí dato dal ministero dell’Ambiente del precedente governo, cioè di quella cosiddetta sinistra "amica dell'ambiente". Noi siamo il governo del cambiamento e siamo uniti nei nostri obiettivi. Siamo e resteremo contro le trivelle. Quello che potevamo bloccare abbiamo bloccato. E lavoreremo insieme per inserire nel dl Semplificazioni una norma per bloccare i 40 permessi pendenti come ha proposto il Mise".
Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano: “Impugneremo le nuove autorizzazioni rilasciate dal Mise a cercare idrocarburi nel Mar Ionio. Ci siamo sempre battuti in difesa del nostro mare, e continueremo a farlo". E ancora: "La battaglia contro le trivellazioni nei mari pugliesi continua. Di Maio e Costa come Renzi e Calenda. Con la differenza che almeno Renzi e Calenda erano dichiaratamente a favore delle trivellazioni, mentre Di Maio e Costa hanno tradito ancora una volta quanto dichiarato in campagna elettorale".
Sulla vicenda è intervenuto successivamente il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio: "Oggi mi si accusa di aver autorizzato trivelle nel mar Ionio. È una bugia", ha scritto su facebook il vicepremier. "Queste “ricerche di idrocarburi” (che non sono trivellazioni) erano state autorizzate dal Governo precedente e in particolare dal Ministero dell’Ambiente del Ministro Galletti che aveva dato una Valutazione di Impatto Ambientale favorevole. A dicembre, un funzionario del mio ministero ha semplicemente sancito quello che aveva deciso il vecchio Governo. Non poteva fare altrimenti, perché altrimenti avrebbe commesso un reato. Quando il Pd ha dato l’ignobile parere favorevole un anno e mezzo fa - ha poi aggiunto il leader M5S - nessun giornale aveva messo la notizia in prima pagina. Ora che il Mise ha semplicemente ratificato quello che il Pd aveva deciso, è diventata una notizia. Inoltre sono contento che il Ministro dell’Ambiente Costa, appena si è insediato, abbia deciso di sciogliere quella commissione che aveva dato l’ok a questa porcata".
Trivelle nel mar Ionio, lo stop del ministro Costa. Di Maio: porcata del vecchio governo
- Redazione