BARI. È stato convalidato il fermo del 20enne somalo, Mohsin Ibrahim Omar, noto come Anas Khalil, finito in carcere a Bari nei giorni scorsi con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia del terrorismo, aggravate dall'utilizzo del mezzo informatico e telematico.Il fermo era scattato, all'indomani dell'attentato di Strasburgo, per alcune fotografie del Vaticano che il giovane aveva scaricato da Internet.
L'indagine è andata avanti grazie ad alcune intercettazioni telefoniche e telematiche. "Mettiamo bombe a tutte le chiese d’Italia. La Chiesa più grande dove sta? Sta a Roma?", è una delle frasi intercettate dagli investigatori dalla Dda di Bari, che hanno raccolto numeroso materiale sospetto in possesso del giovane, ritenuto dalle agenzie per la sicurezza Aisi e Aise un affiliato all'Isis in Somalia e in contatto con una sua cellula operativa.