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Il padre di Luigi Di Maio rompe il silenzio: "Ho sbagliato, chiedo scusa"

 

 

ROMA. "Chiedo scusa per gli errori che ho commesso, mio figlio Luigi non ha colpa". Così Antonio Di Maio, padre del vicepremier e ministro dei Cinquestelle, parla per la prima volta davanti al "pubblico" dei social della bufera che lo ha investito nelle scorse settimane. "Questa volta Facebook lo uso io", dice di fronte a una telecamera. Cinque minuti di dichiarazione, pubblicata su Facebook, in cui dà la sua versione dei fatti sulla questione degli operai in nero che avrebbe fatto lavorare nella sua impresa.

"Sono semplicemente un piccolo imprenditore che ha commesso degli errori - confessa - chiedo scusa agli operai che hanno lavorato senza contratto per la mia azienda anni fa. Ho sbagliato ma l’ho fatto perché in quel momento non trovavo altre soluzioni a una situazione difficile". E poi difende suo figlio, oggi ministro del Lavoro: "Mi dispiace per mio figlio Luigi che stanno cercando di attaccare ma, come ho già detto, lui non ha la minima colpa e non era a conoscenza di nulla".