ROMA. L'archiviazione per Tiziano Renzi, padre dell'ex premier Matteo, è stata chiesta dalla Procura di Roma che conduce uno dei filoni d'indagine sul caso Consip, nel quale Renzi senior era accusato di traffico illecito di influenze. L'indagine è chiusa.  Rischiano di finire invece sotto processo l'ex ministro dello Sport Luca Lotti (favoreggiamento), l'ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette (rivelazione del segreto d'ufficio) e il generale dell'Arma Emanuele Saltalamacchia (favoreggiamento), l'imprenditore Carlo Russo (millantato credito), Filippo Vannoni (favoreggiamento).  E per rivelazione del segreto e falso, l'ex maggiore del Noe, Gian Paolo Scafarto.

Sono mesi che ripeto il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia. Oggi lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare quanto persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai

— Matteo Renzi (@matteorenzi) 29 ottobre 2018

Immediata la reazione dell'ex segretario Pd, che su Twitter scrive: "Sono mesi che ripeto il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia. Oggi lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare quanto persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai"