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Pace fiscale, Di Maio: "Al Quirinale un testo manipolato". Il Colle: "Mai arrivato"

ROMA. Sulla pace fiscale è "accaduto un fatto gravissimo": è arrivato "al Quirinale un testo manipolato" e "domattina si deposita subito una denuncia alla Procura della Repubblica". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio durante la registrazione di Porta a Porta. "All'articolo 9 del decreto fiscale c'è una parte che non avevamo concordato nel Consiglio dei ministri. Noi in Parlamento questo non lo votiamo se arriva così. Questa parte deve essere tolta". Nel testo trasmesso al capo dello Stato, Sergio Mattarella, "c'è una sorta di scudo fiscale e una non punibilità per chi evade. Non se è stata una manina politica o una manina tecnica". Anche se "non ho ragione di dubitare della Lega". 

Dal Colle però è arrivata la smentita al leader del M5S. L’ufficio stampa del Quirinale ha infatti precisato che il testo del decreto legge in materia fiscale per la firma del presidente della Repubblica non è ancora pervenuto. 

 "Noi siamo gente seria - è la replica a Di Maio dei vertici della Lega - e non sappiamo niente di decreti truccati, lavoriamo giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti fra cittadini ed Equitalia".

È caos totale, insomma. Tancto che a tarda sera da Palazzo Chigi è stato precisato che il èresidente Conte - informato mentre era a Bruxelles della situazione - ha bloccato l'invio ufficiale del testo al Quirinale. Il decreto fiscale è stato anticipato al Colle solo in via informale, come da consuetudine. Prima dell'invio, il premier vuole rivedere personalmente il testo articolo per articolo.