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Onorevoli stipendi M5S, quanto hanno restituito? Non si sa: "Tirendiconto" bloccato da mesi

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ROMA. Quanto hanno restituito i parlamentari del Movimento Cinque Stelle eletti nella diciottesima legislatura? Risposta: non si sa. O, almeno, non è dato saperlo consultando l'esempio di open data  e trasparenza che era il sito Tirendiconto.it, il punto di riferimento sulla gestione degli emolumenti ricevuti e restituiti - per il fondo del microcredito - da deputati e senatori del Movimento 5 Stelle.

I dati a disposizione, quando va bene, sono aggiornati a dicembre del 2017. C'è solo una piccola sezione - dedicata alle spese quadrimestrali - che riporta somme fino ad agosto: riguarda le uscite, complessive, per l'acquisto di quotidiani (704 euro), consulenza (192mila euro) e telefoni (350 euro). Cifre con tutta evidenza parziali e non complete. Su Tirendiconto.it non sono aggiornati nemmeno i portavoce: ci sono solo quelli della precedente legislatura.

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Eppure il nuovo regolamento del Movimento 5 Stelle sulla restituzione delle indennità e delle varie voci di stipendio è stato approvato il 28 giugno 2018 (qui tutti i dettagli) e impone a ogno parlamentare di "indicare l’indennità percepita e ogni altro importo, a qualunque titolo ricevuto in ragione della carica ricoperta, sul portale Tirendiconto (in seguito detto “portale”), pubblicando i relativi cedolini". Sul "portale" non c'è traccia di nulla.