In Sardegna

La cooperativa "Buoni e Cattivi" vola a Parigi: pani frattau per i delegati dell'Unesco

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CAGLIARI. La cooperativa dei “Buoni e Cattivi” sarà protagonista di un evento internazionale che unisce talenti e abilità gastronomiche con l’impegno sociale. È attesa nelle prossime settimane, infatti, la decisione finale sulla candidatura della “Cucina Italiana” a Patrimonio Immateriale dell'Umanità dell'Unesco. In questo contesto, “Work Inclusion: talents and skills in Italian cuisine” è l’iniziativa promossa dal Ministero per le Disabilità per valorizzare i migliori esempi in Italia di impresa sociale capace di ristorazione di qualità e inclusione lavorativa a favore anche di persone con disabilità. La brigata dei Buoni e Cattivi offrirà ai delegati internazionali un esempio concreto di lavoro integrato portando a Parigi la propria esperienza di impresa sociale e ristorazione etica, dove ogni piatto è il frutto di lavoro condiviso, formazione e riscatto personale. 

“Cucinare a Parigi rappresentando l’Italia è un grande onore e una grande responsabilità – dichiara Giuditta Cavallini, presidente della cooperativa - porteremo con noi la passione, la competenza e la bellezza di chi ogni giorno dimostra come l’inclusione non sia una forma di solidarietà bensì una via per raggiungere l’eccellenza. Le persone che lavorano con noi hanno talento e determinazione, una professionalità che merita di essere riconosciuta anche a livello internazionale”.

A guidare e accompagnare la brigata sarà Ugo Bressanello, Fondatore di Domus de Luna, realtà che sostiene da sempre i Buoni e Cattivi e che da vent’anni assicura accoglienza, cura e futuro a bambini e ragazzi, donne e uomini che hanno bisogno di una mano d’aiuto. “Cucinare e servire Pani Frattau a Parigi, nella sede mondiale dell’Unesco, è un traguardo che solo pochi anni fa sarebbe stato impensabile da raggiungere – afferma Bressanello, che prosegue - rappresentiamo oggi con orgoglio un pezzo importante della società italiana che vuole proporre una ricetta di lavoro e di comunità diversa, che unisce le persone, che crede nella bellezza della partecipazione e nel gusto della diversità”.