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CAGLIARI. A tre mesi dalla risoluzione regionale che garantiva un'immediata stabilizzazione, la Asl di Cagliari non ha ancora trovato soluzioni per i 26 operatori socio-sanitari (oss) esclusi dalla stabilizzazione, nonostante siano inseriti nella graduatoria assunzionale prioritaria per l'emergenza covid-19. Lo denuncia Gianfranco Angioni, portavoce del comitato dei 26 oss della Asl di Cagliari.
"La situazione è diventata inaccettabile," afferma Angioni. "Dopo un mese di dure proteste, incluso lo sciopero della fame, le promesse e gli impegni ricevuti dalla parte politica non hanno prodotto alcun risultato concreto e nessun cambiamento all'interno della Asl"
Angioni evidenzia le interlocuzioni avute con il commissario della Asl di Cagliari, dott. Aldo Atzori: "Abbiamo avuto diversi incontri in un clima pacifico e costruttivo, tuttavia non abbiamo ricevuto certezze su quando inizieranno le stabilizzazioni. La sensazione è che si stia perpetuando il metodo della precedente Amministrazione, senza reali passi avanti."
"Questa situazione irrealistica non può più proseguire," insiste Angioni. "Stiamo parlando di persone a cui è stato negato, in disprezzo della legge, il diritto di essere stabilizzati. Nessuno può sottrarsi all'obbligo, nemmeno il commissario straordinario, di restituire lavoro e dignità a questi 26 oss. È tempo di dire basta: abbiamo ricevuto abbastanza promesse e perso troppo tempo, ora servono fatti concreti e non solo parole."
La lotta per la stabilizzazione dei 26 oss si intensifica con una manifestazione programmata per mercoledì 2 luglio all'assessorato alla Sanità. "Senza risposte certe, la nostra battaglia continuerà ad oltranza," conclude il portavoce Gianfranco Angioni.