In Sardegna

Rincari record sul trasporto marittimo: l’agroalimentare sardo rischia ripercussioni per decine di milioni

 

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CAGLIARI. Il 2025 si apre con una dura sfida per le imprese agricole della Sardegna, colpite da un forte aumento dei costi del trasporto marittimo, stimato in un incremento a due cifre e del valore di decine di milioni di euro. L’allarme arriva da Confagricoltura Sardegna, che in una conferenza stampa a Cagliari ha denunciato le ripercussioni della tassa Ets (Emission Trading System) imposta dall’Ue alle compagnie marittime non conformi alle normative sulle emissioni di Co2.

Il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras, ha sottolineato l’importanza della decarbonizzazione ma ha definito la tassa ETS una misura “iniqua”, scaricata interamente sulle spalle del comparto agroalimentare isolano. “Non possiamo accettare che gli oneri della decarbonizzazione gravino sui produttori agricoli. Questo aumento dei costi arriva in un momento in cui le imprese sarde già faticano a causa della condizione di insularità e della mancanza di decreti attuativi sul riconoscimento dell’Insularità in Costituzione,” ha dichiarato Taras.

Anche Giambattista Monne, direttore di Confagricoltura Sardegna, ha evidenziato come la politica ambientale europea, pur condivisibile nei suoi obiettivi, stia penalizzando le imprese sarde, aggravando i limiti strutturali dell’isola. Tra i settori più colpiti si citano il riso: Tonino Sanna, presidente di Confagricoltura Oristano, ha stimato una perdita tra l’8% e l’11%, pari a circa 300 euro per ettaro. Con 3.500 ettari coltivati, il mancato reddito supererà il milione di euro, mentre l’incertezza sui prezzi di mercato blocca la pianificazione delle semine. Vino: Giovanni Pinna, responsabile della sezione vitivinicola, ha stimato un aumento del 6% nei costi per il 2025. Questo rincaro si aggiunge a precedenti aumenti nei materiali di confezionamento, rendendo difficile mantenere la competitività sul mercato. Formaggi: Gavino Nieddu, direttore della cooperativa CAO Formaggi, ha denunciato un aumento dei costi di trasporto tra il 5% e il 12% nel 2024, a cui si aggiungerà un ulteriore 10% a causa della tassa ETS. La cooperativa, specializzata in prodotti trasformati, deve affrontare un divario di costi di trasporto fino a 20 centesimi al kg rispetto alle aziende d’oltre Tirreno.

Confagricoltura Sardegna ha chiesto alla politica regionale e nazionale di intervenire con misure che garantiscano equità nell’applicazione della tassa Ets e che tutelino il fragile equilibrio delle imprese agricole sarde. Taras ha concluso con un invito alla collaborazione tra tutti i settori produttivi dell’isola per affrontare un problema che mette a rischio sia i produttori che i consumatori.