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LANUSEI. Tra il 2022 e il 2024 sono stati oltre 800 i pazienti arrivati al N.S. della Mercede da altre parti dell’Isola per interventi chirurgici di diversa natura. Lo annuncia l'Asl ogliastrina, che fornisce i numeri che accreditano il reparto di Chirurgia dell'ospedale di Lanusei come punto di riferimento a livello regionale per i malati chirurgici.
La crescita della Chirurgia di Lanusei è stata possibile anche grazie all’introduzione di nuove tecniche di lavoro. "Siamo tra i pochi ospedali che effettuano delle registrazioni video in alta definizione - previo consenso del paziente - di tutte le procedure chirurgiche – dice il dottor Giovanni Pietro Paolo Gusai, che guida il reparto – questo ci permette un'analisi dettagliata delle operazioni e una continua ottimizzazione dei processi, con la possibilità di pianificazione futura in casi simili, frutto di opinioni condivise".
Secondo i dati del servizio Programmazione, controllo di gestione e flussi della Asl Ogliastra, infatti, tra il 2022 e il 2024 la mobilità attiva verso la Chirurgia del Nostra Signora della Mercede ha riguardato oltre 800 persone. Tutti pazienti che sono arrivati in Ogliastra per sottoporsi ad interventi di diversa natura, come chirurgia addominale maggiore in urgenza ed elezione, servizio litotrissia, interventi di parete addominale, endocrinochirurgia, chirurgia urologica maggiore e minore. Numeri che accreditano il reparto del nosocomio ogliastrino come punto di riferimento a livello regionale per i malati chirurgici. «Arrivano da tutte le zone della Sardegna - spiega con sguardo serio Gusai - dobbiamo molto ai nostri pazienti: la loro fiducia ci dà la forza di andare avanti, alimentano la voglia e l’entusiasmo della nostra équipe». E proprio il grande affiatamento di questa squadra di professionisti sembra essere il segreto del lavoro svolto negli ultimi due anni. Uno staff di chirurghi che può vantare una composizione variegata e multietnica: le dottoresse Claudia Burchi e Simona Aresu, il dottor Ivo Deiana, il dottor Mario Piroddi, e il dottor Karel Andalia Perez, di origine cubana, ma ormai ogliastrino d’adozione. "Senza dimenticare – ricorda Gusai - il supporto dei medici in prestazione aggiuntiva che assicurano l’assistenza notturna, degli infermieri e degli Oss, tutti operatori di altissimo livello». Un gruppo di lavoro in cui la parola d’ordine è condivisione. «Il briefing mattutino e il debriefing di fine serata sono le chiavi dell’entusiasmo con cui affrontiamo vere e proprie sfide oncologiche e non solo – spiega la dott.ssa Burchi, chirurgo di origini romane stabilitasi a Tortolì ormai da vent'anni - credo sia questa la nostra forza. Con il dottor Gusai c’è sempre un confronto diretto e le scelte sono compartecipate: all’interno della nostra équipe non c’è un rapporto strettamente gerarchico – continua - ma dialogante e orizzontale, dove ciascuno apporta un contributo in base al proprio punto di vista".
"In futuro", conclude il direttore della Chirurgia del N.S. della Mercede, "vedo per la Chirurgia una continua implementazione tecnologica e di conoscenza, anche con l’aiuto delle nuove frontiere che l’intelligenza artificiale sta apportando, per questo ci piacerebbe avere a disposizione una sala operatoria integrata digitale, con supporto ad AI, questo ci consentirebbe di poter effettuare diagnostica endoscopica ed ecografica".
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