CAGLIARI. Aveva 3,7 chili di hashish in casa e più di 200mila euro in contanti custoditi in una cassaforte. A finire in manette, in flagranza di reato, un trentanovenne cagliaritano, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli investigatori della Squadra Mobile sospettavano da tempo che l’uomo, in due diversi appartamenti, detenesse droga pronta per essere immessa sul mercato e soldi. Nella giornata di lunedì, dopo un servizio di appostamento e osservazione, gli agenti hanno proceduto ad una perquisizione del suo domicilio a Pirri, successivamente estesa anche ad una seconda abitazione, sempre in uso al 39enne, che ha consentito di rinvenire circa 3,7 kg di hashish, suddivisi in panetti da 50 e 100 grammi, il materiale destinato al confezionamento, nonché di sequestrare una consistente somma di denaro contante, custodita all’interno di una cassaforte pari a 217.000 euro, ritenuta il presunto provento dell’attività di spaccio.

Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato tratto in arresto e accompagnato nella Casa Circondariale di Uta, in attesa del giudizio di convalida.