CAGLIARI. Prosegue la protesta contro Confindustria dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs Uil a Cagliari che chiedono il rinnovo del contratto collettivo nazionale del turismo. Oggi si sono riuniti in un sit-in di fronte alla sede di Confindustria. "È vergognoso che Confindustria non si prenda la responsabilità di rinnovare questo contratto perché abbiamo retribuzioni troppo basse". Così Nella Milazzo, della Filcams Cgil Sardegna. "Poi si domandano perché non si trova personale in questo comparto. Il personale scappa perché le condizioni proposte sono irricevibili. Le condizioni salariali non si possono accettare", dice.
"Un’altra tappa della mobilitazione avviata contro l’atteggiamento di Confindustria che si ostina a non voler rinnovare il contratto collettivo nazionale del turismo", spiegano i sindacati.
Sono 10mila i lavoratori e le lavoratrici coinvolti in Sardegna nella protesta nazionale che da mesi sta coinvolgendo territori e regioni con diverse iniziative di protesta.
La prima ha interessato i lavoratori e le lavoratrici del cagliaritano, lo scorso 6 agosto (QUI LA NOTIZIA), ora si allarga a tutta l’Isola in concomitanza con iniziative simili in tutta Italia.
La protesta è legata al mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale applicato dalle imprese che aderiscono a Federturismo, Aica - Confindustria: “L’ostinazione delle controparti è inaccettabile - denunciano i segretari regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Nella Milazzo, Giuseppe Atzori e Cristiano Ardau - sono passati sei anni dalla scadenza del contratto e le retribuzioni oggi sono esigue rispetto all’aumento del costo della vita registrato in questi anni”.