In Sardegna

Lavori mai eseguiti, la Gdf di Sassari scopre una frode da 2,5 milioni sui bonus edilizi

GDF-SASSARI

SASSARI. La Guardia di Finanza di Sassari ha scoperto una frode da 2,5 milioni di euro sui bonus edilizi. 

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato disponibilità finanziarie e mobiliari nei confronti di cinque società edilizie, dei loro amministratori e di numerosi professionisti, in quanto risultati coinvolti, a vario titolo, per illeciti crediti di imposta per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico mai eseguiti.

Nell’ultimo biennio, infatti, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Sassari hanno monitorato un gran numero di cantieri edili nel territorio sassarese ed eseguito complesse investigazioni mediante l’esame di documentazione tecnica ed amministrativa che ha permesso di porre in evidenza il collaudato meccanismo di frode: il tecnico professionista, infatti, attestava come già eseguite e terminate le lavorazioni di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico appaltate da ignari committenti quando, in realtà, spesso non era neanche stato predisposto il relativo cantiere, al fine di permettere all’impresa esecutrice dei lavori e a se stesso di conseguire, mediante l’opzione “sconto in fattura”, un indebito credito di imposta da poter monetizzare anticipatamente attraverso la cessione dello stesso ad ignari soggetti in buona fede ed, in alcuni casi, ad istituti di credito.

Inoltre, sia la disamina della contabilità dei lavori, sia lo stato dei luoghi emerso nel corso dei sopralluoghi presso ventitré cantieri (sedici condomini e sette edifici unifamiliari) hanno palesato come alcune delle opere non erano affatto eseguite mentre altre realizzate solo in parte.

Sono stati denunciati gli amministratori delle imprese edili che hanno indebitamente percepito crediti d’imposta per un valore di circa 2,5 milioni di euro tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti di altrettanti importi. 

La tempestività dell’azione ispettiva, non solo ha consentito di sequestrare quanto indebitamente ottenuto, ma anche di evitare la circolazione e l’utilizzo di fittizi crediti d’imposta, prevenendo ulteriori danni al bilancio dello Stato e dell’Unione Europea.

La Guardia di Finanza è impegnata costantemente a contrastare le frodi fiscali in tutte le loro declinazioni, con particolare riferimento ai circuiti fraudolenti volti alle indebite compensazioni e agli altri illeciti connessi alla circolazione dei crediti d’imposta fittizi, soprattutto laddove finanziati dal Pnrr, nella prospettiva di garantire la corretta destinazione delle risorse stanziate a sostegno del sistema economico, delle imprese che operano lealmente sul mercato.