In Sardegna

Troppe tragedie in mare, il comandante della Capitaneria: "Serve più attenzione, evitate le imprudenze"

 

ARBUS. Due donne morte in mare nella sola giornata di ieri, una a Villasimius e l’altra ad Arbus, e decine di salvataggi di bagnanti in difficoltà, nel corso di questi mesi estivi. Le tragedie nelle acque sarde sono sempre più frequenti, così come lo sono gli appelli di esperti e soccorritori alla massima prudenza quando si entra in mare.
Tanti i malori che nulla hanno a che vedere chiaramente con i “comportamenti azzardati” dei bagnanti: è il caso della turista tedesca di 61 anni che ieri è morta mentre faceva diving nei fondali dell’isola dei Cavoli a Villasimius.
Poche ore dopo però un’altra tragedia: una donna irlandese di 62 anni è stata trascinata dalle forti correnti nella scogliera di Portu Maga, ad Arbus. Sul posto è arrivato anche il vicesindaco, Simone Murtas, che oggi lancia un messaggio a cittadini e turisti.

Sfiorata la tragedia, invece, per un canoista in difficoltà tra le onde ieri nel tratto di mare tra Cala Regina e Torre delle Stelle, salvato dalla Guardia Costiera. A fare un appello è anche il direttore marittimo e comandante della Capitaneria di porto di Cagliari Giovanni Stella. Fondamentale e necessario, spiega, il rispetto delle regole perché, talvolta, un’imprudenza può togliere il tempo d’intervento per un soccorso in caso di malore.