In Sardegna

Strage di Capaci, Todde: "È un dovere coltivare la memoria di chi non si è piegato alla mafia"

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CAGLIARI. "È un dovere coltivare la memoria di un magistrato che ha speso la vita per difendere i suoi ideali di onestà e legalità. È un dovere ricordare chi è morto rappresentando lo Stato e le Istituzioni". Così la presidente della Regione, Alessandra Todde, commenta il trentaduesimo anniversario della Strage di Capaci. Quel tragico 23 maggio del 1992 ci fu uno degli attentati più violenti allo Stato e alla libertà dei cittadini dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e collega Francesca Morvillo, e agli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. 
“Dopo trentadue anni continuiamo a ricordare il coraggio di donne e uomini che non si sono piegati all'intimidazione, al crimine e al metodo mafioso”, dice la governatrice.