CABRAS. "Michela Murgia ha lasciato ai suoi eredi un debito da 47.000 euro per multe e imposte non pagate". Lo afferma il quotidiano "La Verità" nel suo numero uscito ieri. 

Come YouTG abbiamo deciso di pubblicare questa notizia solo per DISSOCIARCI pubblicamente dagli intenti di altre testate come "la Verità" o di giornalisti che, senza nessuno scrupolo, si permettono di  trascinare nel fango e mettere alla gogna anche chi, purtroppo, non c'è più e non potrà certo difendersi dagli sciacalli dell'informazione in grado di banchettare sui cadaveri. 

"Nel testamento olografo, la scrittrice scomparsa l'anno scorso aveva lasciato tutti i beni alla sua 'famiglia d'anima'. Ma la casa in Sardegna era già stata aggredita dall'Erario per una pendenza di soli 47.000 euro per multe e imposte non pagate", si legge sulle pagine del quotidiano. 

La nuda proprietà della casa della scrittrice - dove ora vive la madre - è stata lasciata in eredità al suo "figlio d'anima" Alessandro Giammei, docente di letteratura italiana a Yale che ha rilasciato un'intervista in merito a La Repubblica. "Noi eredi abbiamo accettato la sua eredità. Che tra le altre cose, si compone anche dell’onere di risolvere banali situazioni debitorie. Quel che spezza il cuore è che sono situazioni che Michela avrebbe risolto benissimo da sola se fosse stata bene: aveva un piano con la sua commercialista. Credo abbia sofferto nel rendersi conto che non ci sarebbe stato il tempo e nel sapere che avrebbe dovuto chiedere a noi questo aiuto burocratico finale", ha rivelato Giammei.