CAGLIARI. “Lavoriamo assieme per realizzare una città solidale, sostenibile e competitiva. Una città per tutti, dove l’uguaglianza sociale, le buone pratiche nate dal lavoro e dalla generosità di cittadini e imprese, l’immigrazione vista come risorsa, assieme al rispetto e alla valorizzazione dell’ambiente, non siano parole vuote, ma i presupposti su cui fondare un nuovo sviluppo per Cagliari. La nostra è una città bellissima, ma il suo tessuto sociale, produttivo e urbano ha bisogno di cure immediate. Per fare fronte alla paralisi causata dai troppi cantieri aperti, ad esempio, il primo atto di un’amministrazione Ciotti sarebbe quello di istituire un ufficio di coordinamento e gestione centralizzata dei vari progetti in corso e quelli critici da avviare”.
È con questi presupposti che Enrico Ciotti, candidato e sostenitore delle primarie del centrosinistra a Cagliari, in questi giorni ha avviato una serie di incontri con associazioni di categoria, forze sociali e politiche e organizzazioni del terzo settore, con la prospettiva di arricchire il programma del centrosinistra per le Amministrative di Cagliari.
“L’obiettivo di questi incontri – sostiene Ciotti – è ascoltare direttamente da coloro che animano il contesto sociale e produttivo della città le criticità che vengono affrontate quotidianamente da cittadini e imprese, le soluzioni adottate e le buone pratiche avviate. Ma sarà soprattutto un’occasione per avviare un confronto sulla mia visione unitaria di città e sottoporre a una valutazione delle associazioni progetti e idee che intendo proporre attraverso le primarie”.
“E tra le proposte a cui tengo maggiormente, anche in relazione alla situazione di paralisi causata dalla molteplicità di cantieri avviati – conclude Ciotti - c’è appunto quella di istituire un ufficio preposto al coordinamento e alla gestione centralizzata dei progetti in corso. Si tratterebbe di un ufficio che opererebbe, sul modello di altre città nel mondo, a diretto contatto con il sindaco e in armonia alle linee strategiche per Cagliari, consentendo di gestire nel migliore dei modi criticità ed emergenze. Non solo progetti già avviati, ma anche quelli ritenuti di elevatissima priorità e di grande impatto sociale come la sicurezza pubblica e il degrado di molte scuole cittadine”.