In Sardegna

Auto bruciate agli ispettori Inps, preso il responsabile: si stringe il cerchio attorno al mandante

Carboni-Boi

CAGLIARI. Si è chiuso il cerchio intorno al responsabile dei roghi delle auto di due ispettori dell'Inps, avvenuti il 9 e 19 ottobre rispettivamente a Cagliari, in via Carboni Boy (a fuoco Una Renault Scenic) e a Quartu (bruciata una Toyota Yaris). La squadra Mobile, coordinata dal dirigente Marco Basile, grazie ai filmati degli impianti di videosorveglianza, hanno individuato il responsabile materiale degli attentati. Ma gli agenti sono al lavoro per risalire al mandante. Perché di questo sono convinti gli investigatori: dietro gli atti intimidatori, o di ritorsione, c'è una regia. 

Non si esclude che l’esecutore materiale dei due delitti abbia ricevuto un incarico da un mandante - ancora ignoto ma in fase di identificazione da parte della Mobile - che presumibilmente potrebbero aver organizzato il duplice incendio per intimorire i due ispettori dell’Inps: entrambe le vittime sono solite procedere ai controlli di competenza nelle aziende non solo insieme, ma, come da prassi, a bordo delle proprie autovetture. Il movente: le attività di controllo svolte dai due, che non sono state digerite da qualcuno.