In Sardegna

"Più di 3 milioni di donne affette da endometriosi": incontro di sensibilizzazione a Cagliari

 

CAGLIARI. In Italia sono più di 3 milioni le donne che soffrono di endometriosi, ma in Sardegna è ancora difficile fare una stima esatta delle persone colpite dalla patologia, proprio perché ancora poco conosciuta. E tante non denuncerebbero il problema. 

È quanto emerge dal convegno organizzato dal Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell'Università di Cagliari. Obiettivo dell'incontro: sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di una maggiore consapevolezza riguardo l'endometriosi, soprattutto in ambito lavorativo.

Una malattia che si riscontra in circa il 10% delle donne in età riproduttiva, ma che è particolarmente frequente in quelle con problemi di sterilità (35%) e con dolore pelvico (oltre il 60%). Inoltre, la patologia soffre di un ritardo diagnostico che va dagli otto ai dieci anni.
La necessità di informare è quindi fondamentale come lo è anche il ruolo delle associazioni per agire come ponte tra le esigenze delle persone affette dalla malattia e le istituzioni. Grazie all'attivismo e all'impegno di chi vive l'endometriosi ogni giorno, negli ultimi anni si è iniziato a demolire i tabù che ancora circondano le patologie dell'apparato riproduttivo femminile.

L'incontro rappresenta un passo importante verso il riconoscimento e l'attenzione che l'endometriosi merita. L'importanza di eventi come questi risiede nella capacità di unire forze diverse - accademie, aziende, associazioni e singoli individui - per combattere insieme una malattia che è tanto diffusa quanto misconosciuta. La strada verso la consapevolezza e il miglioramento del welfare aziendale, in termini di salute femminile, è ancora lunga, ma iniziative come questa dimostrano che il percorso è già stato tracciato. Con continui sforzi congiunti, è possibile sperare in un futuro in cui l'endometriosi sarà riconosciuta e trattata tempestivamente, per garantire alle donne affette una qualità di vita molto migliore.