CAGLIARI. Con la discussione delle tesi, si è concluso il Master in Danza e Inclusione sociale (MaDIS), un percorso accademico unico in Italia che ha coinvolto studenti sardi e altri provenienti dalla penisola, garantendo formazione e sviluppando conoscenza riguardo il linguaggio del corpo, un’espressione capace di mettere tutti sullo stesso piano e per questo eccezionale nel favorire l’inserimento in società.
Il progetto è stato realizzato dall’Accademia Nazionale di Danza (AND), con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna, Maya Inc, FIND Festival Internazionale Nuova Danza, Associazione Danzeventi Sassari, Festival della Danza d’Autore e con ASMED - Balletto di Sardegna, Compagnia Danza Estemporada, Tersicorea T-Off, e con il sostegno di Fondazione di Sardegna e della RAS - Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
“Si tratta del primo master in Italia che riguarda la danza e l’inclusione sociale, una materia oggi attualissima e sulla quale è quindi necessario lavorare. Siamo quindi felici di questa collaborazione, che ci ha permesso di formare con la danza numerosi studenti, provenienti anche da differenti studi - ha spiegato Francesca La Cava, coordinatrice del progetto e insegnante presso l’Accademia Nazionale di Danza, diretta dalla professoressa Annamaria Galeotti -. È un ulteriore stimolo per andare avanti su questa strada, nella convinzione che la danza sia un’arte capace di coniugare discipline di diversi settori e soprattutto sia capace di unire le persone”.
E infatti il Master nasce proprio sulla base della convinzione che la danza è qualcosa che riguarda e coinvolge tutti: è uno strumento che annulla le diseguaglianze, è un linguaggio universale che accomuna. Il nostro corpo è un portatore di storia, di conoscenza, di vissuto, e tramite il movimento è possibile manifestare anche l’inconscio. La purezza e l’autenticità della danza sta quindi nella possibilità di esprimere spontaneamente non solo le proprie capacità motorie ma pure quelle a carattere emozionale, sviluppando l’unione, contesti dove tutti sono pari, senza differenze, senza diseguaglianze.
Il Master è stato pertanto incentrato su un intreccio di docenze accademiche e universitarie, con modelli formativi fondati sull'apertura al prossimo, sull'accoglienza, sul superamento di ogni diversità, con la contestuale sperimentazione di una pluralità di metodi e tecniche di danza, svolte in diverse strutture ed Enti Culturali di Cagliari. Dalle lezioni frontali ai laboratori, dalle visite istruttive all’esito scenico, cui ha fatto seguito un tirocinio formativo, in occasione del quale ogni studentessa è stata chiamata a coordinare una lezione, trasmettendo così gli insegnamenti acquisiti, e coinvolgendo bambini e soggetti fragili, quali anziani, persone diversamente abili, giovani con problemi di autismo.
Il completamento del percorso ha conferito alle partecipanti, tutte proclamate con il massimo dei voti, il diploma di Master di I livello di Operatore in ambito coreutico per l’inclusione sociale. Le figure formate sono ora in grado di produrre esperienze creative, aggreganti e integranti, tramite la danza. Tutti infatti hanno la capacità insita di esprimersi con un processo che, partendo dal riscaldamento, conduce poi al movimento e arriva infine al proprio modo di danzare. Lo sviluppo di competenze nel settore dell’inclusione permetterà di sviluppare percorsi per l’attivazione delle specificità e delle eterogeneità presenti nei diversi contesti territoriali e di metterli a frutto dal punto di vista sociale.
- Redazione