ORISTANO. Due imprenditori di Pattada, Tomaso Seu di 73 anni e il fratello Mario di 61 sono stati arrestati dalla Guardia di finanza su ordine del Gip del tribunale di Cagliari. Agli arresti domiciliari un uomo che secondo le indagini sarebbe stato un prestanome per i loro affari, Gianni Poddi 56enne di Cabras. Un altro dei presunti prestanome, anch’esso destinatario della misura detentiva, è recentemente deceduto.
L’attività scaturisce da una verifica fiscale condotta nell’anno 2018 nei confronti di una società che gestisce alberghi e ristoranti con sede legale in Villasimius e sede amministrativa a Sassari.
Dagli esiti della verifica fiscale sarebbero secondo gli inquirenti emersi indizi di un sistematico omesso versamento delle imposte per un totale di oltre 3 milioni di euro e il presunto mancato ripianamento di mutui bancari per circa 2,8 milioni di euro (oltre ad ipotesi di debiti non onorati nei confronti di altri soggetti). Inoltre, questo modus operandi sarebbe proseguito, con operatività in tutta l’Isola, almeno dall’anno 2008 mediante una galassia di società (complessivamente, circa trenta) che sarebbero riconducibili sempre agli stessi soggetti ovvero a loro prestanome e sarebbero state di volta in volta costituite, “svuotate” e destinate al fallimento.
Agli indagati stati contestati in concorso tra loro, i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, la bancarotta semplice, il falso in bilancio con mancato pagamento delle imposte e la turbata libertà degli incanti, posto che avrebbero interferito, in varie occasioni, con il regolare svolgimento delle aste giudiziarie alle quali avrebbero indebitamente partecipato allo scopo di riacquisire beni in precedenza escussi nei loro confronti.
Proprio in quest’ultimo contesto rientrerebbe la vicenda del teatro De Candia di Ozieri, acquistato nel 2001 mediante la stipula di un mutuo regionale di oltre mezzo milione di euro successivamente non onorato, con conseguente procedura esecutiva e vendita all’asta del bene di cui, tuttavia, è risultato aggiudicatario sempre uno degli stessi imprenditori.
Nell'ambito delle indagini è stato disposto il sequestro di numerosi beni: il teatro De Candia, alcuni appartamenti a Cagliari e Villasimius,- terreni e casolari a Pattada, Elmas, Settimo San Pietro e Serdiana.