In Sardegna

Regionali 2024, centrosinistra dice no alle primarie: "La politica ha delle responsabilità"

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CAGLIARI. Uniche certezze dopo il tavolo del centrosinistra di oggi, in via Emilia a Cagliari: il lavoro di sinergia per la stesura del programma e l'accordo sul no alle primarie. Il candidato della coalizione verrà scelto in accordo con tutti i partiti perché "la politica deve sapersi prendere la responsabilità di poter scegliere un candidato che abbia le carte giuste per fare bene" è il pensiero comune delle forze politiche. "Stiamo lavorando duro per trovare l'interprete migliore di un programma davvero ambizioso" ribadisce il coordinatore regionale territoriale della Sardegna del Movimento 5 stelle Ettore Licheri, alla ricerca, insieme alla coalizione, di un nome che riesca a essere rappresentante di tutte le forze politiche. 

Ma se da una parte si lavora per il programma, dall'altra i partiti cercano la quadra tra le combinazioni, gli incastri e le singole ambizioni dei potenziali candidati. Tra i nomi all'altezza ci potrebbe essere Alessandra Todde, nei recenti sondaggi con le percentuali di gradimento più alte nel centrosinistra, ma ai microfoni della stampa Licheri si mostra prudente. "Meglio non giocare al gioco delle figurine - dice - serve trovare un candidato con le caratteristiche migliori perché quel programma che ci siamo impegnati a stilare sia applicato". Altri papabili alla guida della coalizione ci sarebbero Graziano Milia, sindaco di Quartu, ma anche Mauro Usai, sindaco di Iglesias. 

Il tempo, comunque, stringe e bisogna prendere una decisione in fretta, senza dimenticare quanto le scelte per il Comune di Cagliari e la Regione siano connesse a doppio filo. Il gruppo Progressisti la sua mossa l'ha fatta, proponendo come candidato ideale per il capoluogo l'ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Il tavolo si è dato comunque tempo per fine mese per chiudere punti programmatici e scelta del candidato comune.