In Sardegna

Oristano, Lorenzo è il primo nato nella nuova sala parto del San Martino

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ORISTANO. “È nato un bel maschietto, di tre chili e quattrocento grammi. Si chiama Lorenzo, sta benissimo. E facciamo molti auguri al bambino, ai suoi genitori e ai due fratellini”. Lo ha detto soddisfatta la dottoressa Francesca Campus, direttrice del reparto di ginecologia dell’ospedale San Martino di Oristano alla fine del primo taglio cesareo effettuato nella nuova sala parto dello stesso reparto.

La sala era stata inaugurata alla fine del 2019, ma non era mai entrata in funzione. La nuova direzione generale, diretta dal dottor Angelo Maria Serusi, ha voluto fortemente questo risultato. “Un ulteriore traguardo per un reparto che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro ospedale oristanese”, ha sottolineato il dottor Serusi, “un reparto, che offre dunque servizi all’avanguardia per la sicurezza delle mamme e dei piccoli e che riceve, ogni giorno, tanti apprezzamenti da parte delle degenti e dei loro familiari”.

Il taglio del nastro poco meno di quattro anni fa. Poi lo stop imposto dal periodo della pandemia e l’acquisto di arredi e macchinari, perché la sala parto potesse finalmente entrare in funzione. La venuta al mondo del piccolo Lorenzo l’ha inaugurata nel migliore dei modi.

“Il risultato di un grande lavoro di sinergia”, ha aggiunto la dottoressa Campus, “una sinergia fra l’unità operativa di ginecologia e ostetricia, che ci ha fortemente creduto con tutti i suoi professionisti ed operatori, dell’unità operativa di anestesia e rianimazione, dall’unità operativa di pediatria, del Risk Managment, della direzione sanitaria e della direzione aziendale. E’ stato un grande orgoglio aver eseguito questo primo taglio cesareo nel nostro nuovo blocco parto, necessario per garantire sicurezza a mamme e nascituro. Ma anche per ottemperare a tutte le disposizioni e le normative di legge con una sala operatoria e una sala parto, attrezzata con strumentazione all’avanguardia”.

Il taglio cesareo è durato circa un’ora. “Hanno collaborato tutti in maniera perfetta”, ha raccontato sempre la dottoressa Campus, “ringraziamo gli anestesisti e tutti gli operatori di sala operatoria, che ci hanno supportato”. Non solo. “I genitori hanno anche scelto di fare una donazione del sangue e del cordone ombelicale del bambino a scopo solidaristico e delle cellule staminali, perché il nostro reparto è anche un centro di raccolta del sangue e del cordone ombelicale da diversi anni”. Dunque un nuovo fiocco azzurro si aggiunge a quelli sistemati nelle pareti del reparto. Questa volta un fiocco speciale: quello del primo intervento nel nuovo blocco parto, “un risultato che era dovuto a tutte le mamme dell’oristanese, che nel nostro reparto si sentono davvero sempre a casa”, ha riferito la direttrice dell’unità operativa di ginecologia dell’ospedale San Martino. Sale e corridoi, dove si continua a rinnovare il miracolo della vita.

“In questo momento di grave denatalità e crisi delle nascite per la provincia di Oristano siamo fieri nell’essere riusciti a mantenere lo stesso numero di nati dello scorso anno”, ha aggiunto la dottoressa Campus, “ad oggi siamo a 290 nascite. Un traguardo davvero importante”.