In Sardegna

Maxi traffico di hashish sulla rotta Marocco-Spagna-Sardegna: 6 arresti. Money Transfer per far girare i soldi

hASHISH

CAGLIARI. La droga partiva dal Marocco, passava dalla Spagna e da qui arrivava in Sardegna, soprattutto nel Cagliaritano, dentro le pance dei corrieri. Un giro di denaro enorme, per decine di chili di hashish trasportate sull'Isola, che passava dai Money Transfer e alimentava il traffico smantellato dal Gico (Gruppi investigativo criminalità organizzata) della Guardia di Finanza. In manette, alla fine di una lunga operazione, sono finiti cinque marocchini, tra i 29 e i 51 anni, e un italiano, M.A., 45 anni, considerato il finanziatore di molti carichi.

L'indagine è partita dal monitoraggio di un grupo di spagnoli, che tra il 2015 e il 2015 sono spesso sbarcati a Elmas come normali vacanzieri. Da un controllo più approfondito però è emerso che, prima di partire, ingerivano ingenti quantitativi di hashish. Ne erano stati sequestrati cinque chili. Da questo spunto è stato avviato il monitoraggio della rete a monte dei corrieri. Intercettazioni e pedinamenti hanno fatto rislaire gli investigatori al capo della filiera: un marocchino, A.E.K, 41 anni, che dirigeva tutto dal suo Pese. Aveva un connazionale referente in Sardegna, residente nel Nuorese, che a sua volta usava per muuovere la droga altri connazionali nel Cagliaritano. La droga viaggiava con gli ovulatori, ma anche nascosta dentro confezioni di olio motore e nascosta dentro le auto. Come successo a Porto Torres, quando due componenti della banda sono stati fermati con 15 chili di fumo.

I pagamenti delle partite di droga andate a buon fine avvenivano attraverso i Money Transfer: trasferimenti di denaro sottosoglia, per non attirare l'attenzione. Ma gli uomini del Gico hanno monitorato tutto.