CAGLIARI. Quando mancano 8 mesi alla fine della legislatura, con una nuova delibera la Giunta Solinas prova ad accelerare sulla riorganizzazione del sistema ospedaliero della Sardegna. Il documento è il primo passo per la realizzazione di un nuovo ospedale “di città” a Cagliari, accorpando i servizi sanitari di Brotzu e Businco dell’ospedale San Michele in un’unica maxi struttura di eccellenza, oltre ai progetti per la costruzione di un presidio territoriale unico nel Sulcis Iglesiente, uno ad Alghero e un altro a Sassari.
Ma sulla delibera è finita la lente d’ingrandimento del gruppo d’opposizione dei Progressisti, fortemente preoccupati e critici nei confronti delle decisioni della Giunta Solinas. "Il nuovo ospedale a Cagliari che dovrebbe prevedere la chiusura di Brotzu e Businco? Una follia e uno spreco di denaro", attacca il consigliere Massimo Zedda. E il capogruppo Francesco Agus: "Il rischio è che rimangano bloccate risorse che invece sono pienamente utilizzabili per dare servizi migliori a tutti i sardi".
Quindi Cagliari avrà un nuovo ospedale? Secondo i Progressisti sarà impossibile e anzi, i consiglieri denunciano progetti faraonici, con costi faraonici per non produrre mai nulla. Tutto questo, affermano, a spese della sanità pubblica.
Per la Giunta, invece, il processo di riorganizzazione dei presidi ospedalieri, così come pensato, è necessario per raggiungere standard elevati e per poter erogare servizi all’avanguardia. Ma l’opposizione incalza: i fondi, potrebbero essere persi per presidi che non verranno mai costruiti.