SIAMAGGIORE. Torna la festa del carciofo a Siamaggiore dopo anni di stop a causa della pandemia.
Si tratta della 28° edizione, che verrà celebrata sabato 25 e domenica 26 marzo. Sarà un’edizione ricca di eventi, momenti di approfondimento e ovviamente degustazioni.
L’evento è promosso dal comune di Siamaggiore, con il sostegno della fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – assessorato P.I. BB. CC., e con il coordinamento organizzativo dell’associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. Due giorni pieni, intensi, in una terra che mette il carciofo al centro della propria produzione e della propria economia, e che nell’occasione intende metterlo in vetrina.
“Dopo tre anni di pausa dovuti alla pandemia, siamo davvero emozionati e orgogliosi di riorganizzare la rassegna dedicata al carciofo spinoso sardo, che da sempre rappresenta un’eccellenza del nostro territorio. È una festa importantissima per la nostra comunità, nell’ottica della conservazione delle tradizioni e della promozione dell'agricoltura, che può e deve essere ancora fonte di reddito. È inoltre un’occasione per scoprire e promuovere i siti di interesse culturale e le diverse attività produttive e artigianali del nostro paese. Auspichiamo la presenza di tanti visitatori per una valorizzazione dell'intero territorio e dei suoi prodotti”, commenta il sindaco di Siamaggiore, Davide Dessì.
Si parte con una tavola rotonda, sabato 25, nell’aula consiliare del Municipio. L’amministrazione comunale e Laore, agenzia regionale per lo sviluppo integrato dei territori rurali e la compatibilità ambientale delle attività agricole, promuovono un incontro-confronto moderato da Santina Raschiotti per approfondire le varie tematiche della filiera del carciofo, analizzare le strategie legate alla commercializzazione e stilare un documento programmatico da presentare all’assessorato regionale all’Agricoltura.
In contemporanea il cuore del paese si animerà con l’Expo Produttori. Nelle vie del centro ampio spazio a promozione, degustazione e vendita delle eccellenze del territorio a cura delle aziende locali.
Grazie al suo sapore unico e inconfondibile, il carciofo spinoso sardo riscuote da sempre grande gradimento tra i consumatori, nonostante il suo aspetto di certo poco seducente. E giocando su quell’estetica quanto meno discutibile è nato il concorso fotografico gratuito e aperto a tutti “Sei brutto come un… carciofo”, volto a valorizzarlo mediante la creatività.
I giudici saranno tutti esperti e professionisti della fotografia: Gianni Rizzotti, che svolgerà il ruolo di Presidente, Cesello Putzu e Gianfranco Casu. Le foto verranno esposte all’interno dell’aula consiliare del Municipio a partire dal 25 marzo, giorno della premiazione. Sono infatti previsti riconoscimenti per i primi tre classificati: al primo 500 euro e l’utilizzo della foto per la locandina della “Sagra del carciofo 2024”, al secondo 200 euro e al terzo 100 euro.
Con un piccolo contributo si potrà degustare un pranzo completo, con assoluto protagonista il carciofo, che si presta a innumerevoli preparazioni, dalle più delicate alle più saporite, ma tutte dolcemente gustose.
Spazio anche alle passeggiate culturali, in particolare nelle due chiese di interesse storico-archeologico presenti sul territorio siamaggiorese.
Non mancherà la musica, infatti, sabato sera prima risuoneranno le note della tradizione sarda, con il concerto dei Cuncordias: sul palco Orlando ed Eliseo Mascia, Bruno e Asael Camedda, Federico Di Chiara. Poi si passerà a ritmi più mondani con un dj set. Domenica invece si torna alle melodie tipicamente sarde.
E il gran finale avrà come protagonista Maria Giovanna Cherchi, artista di Bolotana, che ha dedicato la sua vita artistica allo studio e alla diffusione del canto sardo, in tutte le sue forme.
- Daniele Chirico